Allerta ferie docenti: ecco cosa succede se…

E’ un mondo quello della scuola tutto da esplorare, perché per come siamo abituati all’interno di quel sistema tutto funziona esattamente in modo diverso. Molti, molto erroneamente parlando, sono convinti che i docenti siano la categoria più fortunata, perché si godono le vacanze estive, non lavorano durante il periodo natalizio e quello pasquale, e vivono tutti i ponti possibili e immaginabili.

Ma se vi dicessimo che in realtà è tutta apparenza? Certo, non possiamo dire che effettivamente tutto funzioni allo stesso modo per tutti i docenti: del resto, le mele marce sono ovunque; ma è altrettanto vero che la stragrande maggioranza lavora adeguatamente e svolge il proprio mestiere con competenza e guardando non solo al profitto a fine mese.

La scuola: tutto quello che non sai sul lavoro dell’insegnante

C’è questa credenza tutta totalmente italiana, che i docenti di qualsiasi grado e tipo siano abituati a poltrire e a lavoricchiare poche ore al giorno. In realtà la giornata lavorativa di un docente non si chiude a scuola, con le ore di lezione, ma prevede ore di preparazione di compiti in classe e di lezioni da spiegare, di attività da seguire e di progetti da portare in essere e terminare.

A questo unite anche i ricevimenti, i collegi, le riunioni con i genitori, le attività extrascolastiche con progetti regionali o anche nazionali. Per non parlare degli scrutini a metà anno e a fine anno che richiedono ore e ore di interrogazioni tra colleghi per decidere i casi più gravi e più traballanti. Infine, non dimenticate gli esami di terza media o quelli di stato: insomma, è un continuo lavorare e che richiede ovviamente le ferie.

Ma le ferie, oltre quelle imposte, esistono?

Quindi, se da un lato sono molto fortunati perché godono dell’estate, o comunque parte dell’estate, libera, del Natale, della Pasqua, delle varie festività sparse nell’arco dell’anno scolastico, è altrettanto vero che non hanno gli stessi diritti di qualunque altro tipo di lavoratore. Ecco di quali permessi o ferie gode un docente durante il periodo della scuola:

  • intanto hanno diritto a un giorno di riposo, se non svolgono la settimana corta, concentrando le attività della scuola da lunedì a venerdì, come succede ormai ovunque in Italia
  • ci sono poi i permessi familiari, la malattia ordinaria e quella retribuita al 90% o al 30% e ovviamente i congedi parentali
  • le ferie invece vengono concesse: 30 giorni retribuiti se l’anzianità del docente non è superiore ai 3 anni; al contrario, se è superiore ai 3 anni, invece i giorni diventano 32

L’emergenza di cui tanto si parla è legata alle possibili modifiche che sarebbero in atto e potrebbero toccare negativamente il mondo della scuola, in questo momento in continua evoluzione e non sempre in positivo. Il personale docente sarebbe la parte più colpita proprio a causa delle maldicenze a loro carico, che ovviamente non aiutano nemmeno nel valorizzare quest’importante figura.

Insomma, oggi diventare un insegnante già non è facile per il percorso lungo e spesso anche piuttosto contorto che si segue; ma è anche poco agevolato dalla mancanza di rispetto per chi si spende ogni giorno per preparare culturalmente le generazioni del futuro e molto spesso non viene pagata nemmeno adeguatamente al lavoro che svolge.

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