Ogni anno siamo sempre alla solita storia: quella legata alla Manovra del governo per quel che riguarda i cambiamenti inerenti al trattamento pensionistico. Ormai da molti anni si è capito comunque che riuscire a superare la Legge Fornero è davvero un’impresa ardua dato che andare ad impostare una soglia pensionistica più bassa avrebbe un costo importante sulle case dello stato.
Fino a qualche tempo fa sono state inserite tutta una serie di diverse opzioni riguardanti l’uscita riservata a certe determinate categorie lavorative precise e che soprattutto andassero a discapito dell’assegno pensionistico che si percepiva. Ma oggi, in questo nostro articolo, ci concentreremo maggiormente sulle novità previste per il prossimo anno.
Pensioni 2025: cosa cambia?
Oltre alla domanda legata a quale sia la novità sulle pensioni per il prossimo anno, c’è anche un altro grandissimo tema che deve essere necessariamente affrontato ed è quello che fa riferimento alle pensioni minime eccessivamente basse al fine di permettere a chi la percepisce di riuscire a sostenere meglio i costi della vita, che non fano altro che aumentare.
Attualmente sappiamo che la pensione minima ammonta alla cifra di 598,61€ e la rivalutazione annua, purtroppo, non è ancora sufficiente per riuscire a migliorare tutte le condizioni richieste dai beneficiari. In particolar modo, in questi giorni, si sta sempre di più discutendo proprio su questa rivalutazione che attualmente ammonta a 2,7% ma che sembra dover aumentare.
Chi prenderà 135€ in più?
Secondo quanto sappiamo dalle fonti interne a Montecitorio pare che nel prossimo 2025, la rivalutazione potrebbe abbassarsi fino al 2,2%. Questo vuole dire che, se così fosse, l’aumento delle pensioni consisterà in soli 3€ in più e quindi alzandosi solo dell’1%, sempre prendendo in considerazione l’aumento dovuto all’inflazione che ha un peso non indifferente in tutto questo. Ma sappiamone di più:
- rivalutazione;
- cambiamento della pensione minima;
- a chi andranno i soldi in più?
Intanto c’è chi cerca di spingere al fine di riuscire a mantenere la rivalutazione attuale a 2,7% e, così facendo, ci saranno ugualmente dei pensionati che avranno modo di beneficiare dell’incremento. Quindi c’è anche chi punta ad un cambiamento della pensioni minima che si vorrebbe portare fino a 1000€ e si tratta di qualcosa che, almeno per il momento, è davvero molto lontana dalla realtà.
Ora, andando verso il centro dell’articolo, possiamo dire che la legge del 2001 consente di percepire qualcosa in più a chi ha versato almeno una settimana di contributi prima della fine dell’anno 1995. Questo aiuto consentirà a chi prende la pensione minima di poter percepire la cifra di 135€ in più, cosa che farà in modo di raggiungere una pensione che si aggira intorno ai 700€.