Abusi edilizi in casa: ecco cosa si può sanare con le nuove leggi

Da moltissimo tempo in Italia non era stata prevista nessuna legge che consentisse di sanare i piccoli abusi edilizi che sono presenti praticamente in ogni casa e che difficilmente vengono dichiarati al catasto. Diciamo che all’assenza della legge giusta non sono corrisposti come ci si aspettava i controlli capillari, utili a sanzionare coloro i quali non facevano riferimento ai lavori condotti dentro le proprie abitazioni.

Ma da luglio è attivo il decreto Salva Casa, arrivato alla sua seconda fase di attuazione, con il quale sarà possibile intervenire provvedendo a sanare piccoli abusi edilizi e difformità interne, con la premessa che la sanatoria avvenga in modo agevolata e tutta un’altra serie di novità in merito all’abitabilità dei sotto-tetti e dei micro-appartamenti, unitamente alla capacità di cambiare facilmente la destinazione d’uso degli ambienti.

Come funziona il decreto Salva Casa?

Innanzitutto, si tratta di un provvedimento legislativo italiano che mira a fornire soluzione per la regolarizzazione degli abusi edilizi, con l’intento di andare a sostenere per prima cosa il settore immobiliare. La sanatoria chiaramente verte a risistemare la situazione degli immobili presenti nelle aree urbane, ma ovviamente si deve trattare di piccoli miglioramenti interni.

Per questo motivo, il decreto si concentra soprattutto su quegli abusi che non abbiano avuto un impatto determinante sull’ambiente, e non violino in particolar modo i vincoli paesaggistici. Se si è certi che tutto questo non sia avvenuto, gli interessati potranno presentare la documentazione tecnica necessaria al comune di residenza. Ma nel caso in cui non si rientrasse nelle piccole migliorie, allora ci sarebbero comunque previste delle agevolazioni per ridurre le sanzioni pecuniarie.

Come richiedere l’intervento della sanatoria?

Ad oggi ci sono molteplici critiche e pensieri negativi, relativi alla sanatoria in atto in base al decreto legge, perché per poter attuare davvero tutti i controlli previsti per garantire appunto che le sanatorie non compromettano la sicurezza di chi abita o vuole acquistare un’abitazione al momento con abusi edilizi, e non si vada nemmeno a compromettere l’ambiente, servono forze e aiuti più intensi di quelli che ci sono in questo momento. Tuttavia, per richiedere la possibilità di accedere a questo tipo di sanatoria sarà necessario presentare i seguenti documenti:

  • la certificazione che l’abuso è sanabile
  • planimetria dell’immobile
  • relazione tecnica dell’opera realizzata, redatta da un tecnico accreditato
  • copie dei documenti identificativi, ovvero documento d’identità del richiedente e proprietario dell’immobile in questione.

La documentazione andrà presentata o brevi manu o tramite pec all’ufficio comunale preposto per questo tipo di interventi, e dopo sarà necessario attendere i tempi di risposta da parte dell’Ente, che potrà essere di approvazione con il ricevimento di un atto ufficiale che regolarizza l’abuso, o di rifiuto, con tutte le motivazioni che illustrano dettagliatamente il perché viene rigettata la domanda di richiesta.

Con questo decreto Salva Casa sarà possibile sanare alcuni tipi soltanto di abusi edilizi, come le costruzioni realizzate senza permesso, sia nel caso di abusi totali o di modifiche non autorizzate; abusi minori, come modifiche strutturali che non alterano la volumetria dell’edificio, come ad esempio la chiusura di balconi o terrazzi; e tutto ciò che non va ad inficiare i vincoli paesaggistici.

Lascia un commento