Come coltivare l’alloro: ecco la guida definitiva

La coltivazione dell’alloro potrebbe apparire di fatto un’impresa piuttosto semplice da perseguire, e nella stragrande maggioranza dei casi è davvero così; del resto avere a propria disposizione una pianta di alloro in giardino è un toccasana, considerando gli innumerevoli effetti benefici che possiedono le foglie d’alloro, usate davvero per molteplici scopi e usi, non solo in cucina.

Ma allo stesso tempo vanno considerate le difficoltà che si possono presentare durante la cura di questo alberello, alla luce sopratutto dell’inesperienza di chi si presta a quest’attività per la prima volta. Ecco perché in questo articolo proveremo a indicarvi tutti gli effetti benefici dell’alloro e mostrarvi tutti i trucchi per coltivarlo al meglio.

I benefici dell’alloro

Detto anche laurus nobilis e usato come elemento decorativo al termine di un percorso di studi importanti come quello della laurea, l’alloro presenta un numero elevatissimo di benefici, grazie alle tante proprietà che si manifestano non solo per il suo consumo, ma anche per l’uso quotidiano. Innanzitutto va benissimo per essere consumato quando c’è uno stato generale di infiammazione nel proprio corpo, andando a ridurre in modo considerevole dolori articolari e muscolari.

Ed è anche noto per essere un ottimo digestivo: a molti è capitato di sentir dire alle proprie nonne di bere una tazza di acqua e alloro per far passare un mal di pancia da indigestione e, dopo averlo fatto, aver avvertito proprio un bel senso di liberazione. Inoltre, rilassa e riduce drasticamente lo stress, tanto che oltre ad essere bevuto, in tal senso si può usare anche come elemento cardine dell’aromaterapia. Alcuni addirittura lo mettono in mezzo alla mollica del pane per evitare che si formino muffe o vada a male.

Coltivarlo è facile?

Diciamo che tendenzialmente coltivare l’alloro non presenta chissà quali grandi difficoltà, anzi risulta una pratica decisamente fattibile, che segue solo alcune passaggi da seguire nel dettaglio, per dare avvio a questa pratica senza intoppi affinché non si abbiano difficoltà nel proseguire la formazione delle nostre foglie benefiche. Ecco cosa devi fare:

  • intanto scegli il luogo adatto, perché l’alloro necessita di tanta luce solare
  • prepara il terreno che deve avere un pH neutro o leggermente acido e va alimentato con compost e mescolato con sabbia o ghiaia
  • semina in primavera, perché è il periodo più luminoso per favorire la germinazione che avviene dopo diverse settimane
  • annaffia quando ti accorgi che il terreno è secco, ma non bagnare le foglie per evitare la formazioni di malattie fungine
  • pota per rinvigorire la pianta
  • fertilizza se è il caso durante la fase di sviluppo

La raccolta, infine, avviene quando le foglie di alloro hanno raggiunto una buona dimensione, generalmente dopo un anno dalla semina. Ci si accorge subito quando è il momento perché le foglie acquisiscono quel colore propriamente verde scuro tipico dell’alloro quando è proprio per essere usato. Inoltre, è preferibile usarlo dopo che le foglie sono state sotto poste a un processo di essiccazione, per destinarle alla conservazione: quindi, appendile in un luogo asciutto e buio fino a quando non sono completamente secche, poi potrai usarle come vuoi.

L’alloro è davvero una pianta speciale, non solo per i suoi mille usi e consumi, ma anche perché presenta delle caratteristiche che lo rendono davvero unico, come pianta che cresce sana e rigogliosa, se vengono seguiti con parsimonia i passaggi preliminari alla sua fioritura. In ogni caso, una volta che le foglie saranno pronte, potrai verificare tu stesso tutto il potere di queste foglie.

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