La cura dell’orchidea è una operazione da non prendere alla leggera per ottenere una pianta ed una successiva fioritura, ed assieme alla potatura e dall’innaffiatura, l’operazione di rinvaso permette di proseguire la crescita di questa bellissima pianta da fiore, particolarissima e tra le più amate. Rispetto ad altre specie, il rinvaso dell’orchidea è particolarmente delicato.
Per questo è abbastanza facile incappare in alcuni errori, magari dovuti ad una conoscenza non completa se non addirittura errata di questa pianta sempreverde dalle origini spiccatamente tropicali. Il rinvaso è più difficile perchè il substrato della pianta non è il tradizionale terriccio ma un insieme di cortecce vegetali noto anche come bark, spesso arricchito da varie sostanze.
Il rinvaso dell’orchidea: perchè farlo?
Una pianta come l’orchidea spesso viene considerata non per principianti ma non è proprio così, ricordando che è una specie che ha bisogno di un nutrimento ma anche una esposizione solare particolare, mai eccessiva e sempre abbastanza costante. Per la fioritura vale un po’ il discorso opposto, infatti c’è bisogno di un contesto di umidità particolare.
Non è una pianta stagionale, quindi di fatto continua a crescere tutto l’anno, per questo motivo bisogna ricordarsi di rinvasare l’orchidea almeno una volta ogni 18 mesi, soprattutto quando la pianta non cresce più oppure presenta delle situazioni di malessere, fino allo spuntare delle radici dal vecchio vaso, che potrebbe essere a corto di nutrienti e spazio.
Quali errori da non fare
E’ un’operazione da fare con delicatezza che deve essere associata anche ad una cura ed alcune operazioni di “spuntatura” delle radici prima di posizionarla nel nuovo vaso. In particolare bisogna fare attenzione a non fare alcuni errori che possono rendere il rinvaso un vero e proprio trauma per l’orchidea portandola addirittura nei casi più gravi a morire. Ad esempio:
- Rinvasare durante la fioritura, dipende dalla tipologia ma mediamente si parla di un periodo di tempo tra il termine dell’inverno e la primavera
- Eliminare la pianta dal vecchio vaso senza delicatezza, bisogna procedere con molto tatto, anche tagliando il vaso precedente se necessario
- Innaffiare troppo abbondantemente dopo il rinvaso
In senso generale conviene procedere con la rimozione della pianta dal vaso vecchio, facendolo con delicatezza ed eliminando tutte le parti marce, secche, provvendendo con una potatura, ancora meglio con la cauterizzazione delle radici (ossia ponendo la punta tagliata su una fiamma viva). POi va posizionato il nuovo substrato apposito.
In questo andrà sistemata l’orchidea, con le radici aeree, anche quelle che sono “sbucate” durante il periodo nel vaso precedente. In questo periodo subito dopo il rinvaso la pianta è particolarmente delicata quindi conviene aggiungere una piccola quantità di cannella al compost iniziale che ha una azione protettiva. Attenzione anche a non irrigare troppo nei primi giorni.